ORI E LA MISSIONE RADIO ZELLA
Dopo l’8 settembre molti italiani, soprattutto di giovane età, decisero di impegnarsi al fianco degli Alleati per la liberazione dell’Italia. Alcuni aggregandosi in formazioni partigiane, altri cercando di oltrepassare le linee del fronte per mettersi a disposizione del comando del nascente Esercito Italiano Cobelligerante che aveva come Capo di Stato il Maggiore Gen. Giovanni Messe.
In particolare attorno alla figura di Raimondo Craveri si andò ad aggregare un gruppo che prenderà il nome di Ori, Organizzazione della Resistenza Italia. Craveri (Mondo), genero del filosofo Benedetto Croce, di origini piemontesi, era attivo nel Partito d’Azione di cui fu tra i fondatori. Inevitabilmente l’Organizzazione fece proseliti soprattutto tra giovani di ispirazione azionista e legati al movimento Giustizia e Libertà che provenivano prevalentemente da Piemonte, Liguria e Romagna. In particolare un certo numero di romagnoli riuscì a raggiungere Brindisi in bicicletta.
Il 14 novembre 1943 a Napoli fu fondata la Ori che si diede uno statuto di 4 articoli firmato da tutti i 37 membri, siglando un accordo di collaborazione con l’Office of Strategic Services (OSS) americana che ne supportò la nascita, al contrario dell’intelligence inglese che invece non vedeva di buon occhio e non aveva fiducia nelle formazioni italiane.
L’addestramento di questi ragazzi fu curato proprio della Oss che li arruolò nelle proprie file e li formò come agenti segreti in grado di operare, da soli o in piccoli gruppi, con incursioni dietro le linee nemiche, fornire informazioni e come supporto logistico alle formazioni partigiane combattenti.
Alcune delle più significative missioni Ori furono legate all’invio nella zona occupata di “team” composti da due agenti più un marconista dotati di una radio ricetrasmittente in contatto con il comando di Caserta. Il compito era di fornire informazioni sulla Linea Gotica e le difese approntate, sugli spostamenti e la composizione delle truppe nazifasciste, sugli obiettivi militari da colpire, di organizzare aviolanci di materiale per le formazioni partigiane e facilitare il passaggio e il rientro di militari alleati rimasti bloccati in territorio nemico. Uno di questi team, composto dai ravennati Antonio Farneti (nome in codice Roberti), capomissione, da Celso Minardi e dal radiotelegrafista di origine sarda Andrea Grimaldi (Zanco), venne sbarcato dal sommergibile Platino alla foce del Po il 20 febbraio ’44 per operare nella zona del forlivese e del ravennate. Il nome in codice della missione era “Radio Zella”. Diverse di queste squadre andarono incontro da subito al fallimento, rese immediatamente inoffensive dai tedeschi con la cattura e l’uccisione dei componenti.
Non così Radio Zella. In un primo periodo Farneti nascose radio e operatore a Ravenna ma sostanzialmente senza farne utilizzo. Radio Zella divenne pienamente operativa a partire dalla fine di marzo/inizio aprile 1944 quando vennero coinvolti nella gestione il forlivese Tonino Spazzoli assieme ai faentini Vittorio Bellenghi e i fratelli Bruno e Virgilio Neri, tutti legati ad ambienti azionisti che già stavano operandosi nella lotta contro i nazifascisti organizzando una vasta rete di contatti.
Da quel momento Radio Zella cominciò a inviare e ricevere messaggi con regolarità fornendo le informazioni via via richieste dal comando di Caserta, coordinando molte attività della Resistenza romagnola in particolare della 8a e la 28a Brigata Garibaldi e del battagliane Ori Corbari-Casadei. Attraverso le conoscenze di Tonino Spazzoli prese corpo una vera e propria trafila di stile garibaldino che permise il trasferimento di un ingente gruppo di altissimi ufficiali alleati dalle montagne sopra Santa Sofia, nell’Appennino Romagnolo, fino all’Italia liberata. Si presume che furono tre le missioni di questo tipo gestite da Radio Zella, tutte dopo molte peripezie concluse con successo. In particolare una di queste fu affidata alla guida di due giovanissimi ragazzi forlivesi, Arturo Spazzoli, fratello minore di Tonino, e Giorgio Bazzocchi, che furono poi inquadrati nell’Oss.
Il 28 luglio 1944, del tutto casualmente, Zanco fu intercettato dai tedeschi in un casolare presso Pieve Cesato, vicino a Faenza, durante un sopralluogo. Arrestato e sottoposto a interrogatorio rivelò il nome di Tonino Spazzoli come suo referente. Iniziò così la suquenza di tragici eventi che portò alla morte di Tonino e Arturo Spazzoli, Adriano Casdei, Silvio Corbari e Iris Versari.
Per approfondimenti:
Raimondo Craveri: La campagna d’Italia e i servizi segreti. La storia dell’Ori 1943-1945 (La Pietra, 1980)
Peter Tomkins: L’altra Resistenza. Servizi segreti, partigiani e guerra di liberazione nel racconto di un protagonista (Il Saggiatore, 2009)
Ennio Bonali, Oscar Bandini e altri: La romagna e i generali inglesi (Franco Angeli, 1982)
Luigi Martini: Dalla bici al sommergibile. Le missioni Ori dirette dai romagnoli (La Pietra, 1980)
Ennio Tassinari: Ori (Organizzazione della Resistenza Italiana). Racconti e protagonisti (Longo Angelo, 1980)
Alcuni documenti provenienti dal Fondo O.R.I. depositato presso l’Istituto Storico di Ravenna – Archivi del Novecento.
Un cifrario per decodificare i messaggi:
Una mappa delle fortificazioni tedesche sul litorale Adriatico da Lido di Classe a Cesenatico:
Messaggi ricevuti e trasmessi di Radio Zella e nomi in codice
Documenti provenienti dal Fondo ORI-Farneti depositato presso l’Istituto Storico della Resistenza Archivi del Novecento di Ravenna.
Divisi nei due elenchi, ricevuti e trasmessi, ci sono molti ma non tutti i messaggi intercorsi tra il Comando Ori e la postazione radio Zella nel periodo che va dal 28 marzo al 31 luglio 1944 quando fu casualmente scoperta la postazione ricetrasmittente. Il Team radio Zella composto dal capomissione Antonio Farneti (Roberti), Celso Minardi (Celso Benazzi) e dal radiotelegrafista Andrea Grimaldi (Zanco) si appoggiò per la sua operatività a Tonino Spazzoli, ai fratelli Virginio e Bruno Neri e Vittorio Bellenghi.
Pubblichiamo qui di seguito anche un elenco costante aggiornato con i nomi in codice dei partecipanti.
Organizzazione Resistenza Italiana (Ori). Nomi in codice
- FRANCO GIM = TONINO SPAZZOLI
- ITALO MORANDI = BRUNO VAILATI
- TOMMASO MORO = BENIGNO ZACCAGNINI
- ENNIO TASSINARI = MARIO SANTINI / ENNIO
- MARIO ROBERTI = ANTONIO FARNETI
- ARCANGELI = MATTEO SAVELLI
- ANDREA GRIMALDI = ZANCO
- MUSMECI = DOMENICO MONTEVECCHI
- GIOVANNI BELLINI = ENZO BOERI
- MAX = CAP. MASSIMO CORVO
- MONDO = RAIMONDO CRAVERI
- LANDI = TULLIO LUSSI
- BULOW = ARRIGO BOLDRINI
- CELSO BENAZZI = CELSO MINARDI
FILE TRASMESSI

FILE RICEVUTI
